mercoledì 30 agosto 2017

Rosso di sera con Paul Lynch

1. "Cielo rosso al mattino", di Paul Lynch, traduzione di Riccardo Michelucci, 66THand2ND, 2017, euro 17,00.
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2. Stasera, poco prima di connetterci per questa intervista, là fuori davvero il cielo era rosso, eppure le previsioni danno brutto per domani...
Della trama di questo romanzo si sa ormai quasi tutto, quindi posso solo confermare che è uno dei romanzi più belli che io abbia letto nel 2017. In Italia, lo si trova in libreria dallo scorso 18 maggio 2017, praticamente un regalo per il mio quarantesimo compleanno. Se penso al fatto che, come me, anche l'autore è nato nel 1977... Be', non posso che credere in una certa connessione fra me e tutto questo insieme che sono Paul Lynch stesso, la sua prima opera e la casa editrice italiana, che adoro.
A dispetto di ciò che ha affermato l'autore durante l'intervista, ho riscontrato una certa continuità nell'impiego di alcune tecniche narrative, quali l'uso ripetuto di immagini per fornire al lettore indizi, presagi che annunciano spesso una svolta nella trama, un colpo di scena, un'emozione non calcolata che lo colpirà.
Questa è una storia di emigrazione, di sofferenza, di forti legami con la propria terra. Un romanzo famigliare e una storia di separazione, perché a volte le storie famigliari sono anche questo - separazione. Forse più spesso di quanto si sia disposti a credere. La storia di "una terra danneggiata e colma di violenza". Un romanzo fatto di sogni, tanti sogni, e di nebbia, di frattaglie, carcasse, interiora e di sangue... rosso, come il cielo al mattino.
Non vedo l'ora che 66thand2nd dia alle stampe "Black Snow".

Vi chiedo scusa anche questa volta per il mio inglese, ma tant'è... Spero possiate godervi comunque la video-intervista - I apologize once again for my bad English, but I hope you can enjoy the video-interview anyway.




Toni sotto: (ci sto ancora pensando, ma non ne trovo)
Toni sopra: *****
Una citazione da trascrivere sul vostro diario: a) "Il tributo che si versa alla vita è il fardello del nostro stesso peso, e alcune persone stanno meglio se ne sono sollevate"; b) "Eccomi, mi chiamo Maurice, ho due palle e un uccello [...]". c) "Coyle [...] guardò il suo avversario negli occhi, ma nelle tenebre non c'era niente da vedere".

3. Paul Lynch dice di aver abbandonato ufficialmente il giornalismo per dedicarsi in toto alla carriera di scrittore. Parlandogli, si sente in maniera molto distinta la forza primitiva di questa sua consacrazione appassionata. Oltre che un bel ragazzo, è gentile, affabile, credo stia vivendo una fase della vita in cui non può che sentirsi pienamente soddisfatto.