giovedì 4 gennaio 2018

Che cosa dirà Barbara Vasco?

1. "Che cosa diranno i vicini?", Barbara Vasco, Elliot, 2017, euro 17,50
Per maggiori info su trama etcetera, come al solito clicca qui

2. Ho conosciuto Barbara Vasco e la sua bella famiglia a Roma, in occasione della fiera PLPL (Più Libri Più Liberi), dove ha presentato questa sua opera prima, di cui non può che essere orgogliosa.
Il romanzo di Barbara è stato scelto da Elliot (Lit Edizioni srl) fra quelli segnalati con le parole che seguono dall'attenta giuria del Premio Calvinolo scorso anno alla sua XXX edizione (e così finiamo per scoprire anche il titolo originale che aveva scelto l'autrice per la sua creatura): 

"Opere segnalate dal comitato di lettura
"Il condominio degli aspiranti suicidi
→ 'per l’intelligente humour nero con cui è trattata la variegata tavolozza di casi disperati dei nostri tempi che animano una trama complessa e ben congegnata' "


Il romanzo si legge che è una bellezza. È stato definito una "commedia nera", ma a tratti ti sorride e ti fa sorridere, salvo lasciarti subito dopo con la faccia di legno quando leggi ciò di cui sono capaci questi condomini di via Brioschi, a Milano. 
La verità è che la storia mi ha preso perché mi sono reso conto che il condominio milanese potrebbe essere benissimo anche il mio, con tutti i casi umani che custodisce (incluso me). 
Credo che il personaggio di Michele Garapali, che apre le danze, non possa dirsi propriamente il protagonista, e mi domando se il titolo scelto originariamente dall'autrice non lo chiarisse già da sé.
Ma sentiamo cosa racconta Barbara Vasco durante la video-chiamata:


Toni sotto: *
Toni sopra: ****
È il momento delle citazioni: a) "Pensate che la letteratura sia inutile, e non vi rendete conto che questa è la sua più grande virtù. Non è utile nemmeno innamorarsi di qualcuno, ma è l'unico modo per sentirsi vivi"; b) "Questo libro è lungo quanto il nostro matrimonio e ne rispecchia ogni mia infedeltà. Mi riferisco a tutte le volte che le ho chiesto di fidarsi di me e di credere nel mio talento; [...] Si può tradire la propria moglie in molti modi e io credo di aver scelto il peggiore, costringendo Tindara [la moglie] a condividere il mio sogno"; c) "Morire è un segno di debolezza. Muoiono i vecchi, quelli che non possono pagarsi le cure, che non hanno saputo riconoscere in tempo i sintomi della malattia, che non hanno mai fatto ginnastica, o contenuto il colesterolo, o controllato gli pneumatici prima di mettersi in macchina con la pioggia. muoiono gli sprovveduti, insomma. Quelli che non hanno capito come restare in vita. Per ogni morte ricerchiamo la causa, e questa riesce a farci sentire un po' meglio: perché se conosciamo il motivo per cui un uomo è morto riusciremo a evitarlo e a non fare a sua stessa fine"; d) "Ecco il punto: c'è chi attende di morire per scoprire di non farcela a stare su questa terra, e chi lo sa già e vuole porvi un rimedio"; e) "La gattara. Professione molto in voga tra le donne oltre i cinquantacinque anni, oltre la taglia cinquantadue e oltre qualsiasi tentazione maschile";

3. Barbara Vasco è sveglia, simpatica, cordiale. Oltre ad avere un cognome  secondo me invidiabile, ha una storia di vita intrigante. Secondo me ha proprio l'aria della mamma buona che prepara la Nutella in casa, le caramelle di zucchero, le lasagne come una volta. Magari sbaglio di grosso, ma mi piace credere che sia proprio così.