giovedì 29 ottobre 2020

Le forme varie di Stefano Corbetta

 Sono sincero, non me lo aspettavo. Cioè, non così. Bello bello.

Per me questo romanzo si è accesso subito con il fascio di luce di una torcia, e così è stato per tutto il tempo finché - 

 Avete presente la luce di una torcia in una stanza buia?


"I margini delle cose sfocati (...) tutto sembra sbiadire", come il volto del Ragazzo dell'Oceano. A tratti abbaglia, a tratti sfilaccia. "Luce, buio. Luce, buio. (...) Buio, Luce". 

Interferenze, alternanze. Suoni, silenzi. Fiamme danzanti. Luci nuove.

Si vede quando c'è dietro un lavoro coi cazzi.

#1TonoSoTTOsOpra @Ponte alle Grazie @Stefano Corbetta #LaFormaDelSilenzio

venerdì 17 aprile 2020

Le cose belle che fanno male: Almarina

1. "Alamarina", di Valeria Parrella, Giulio Einaudi Editore, 2019, euro 17,00. Per maggiori info, clicca qui.

2. A un certo punto si legge: "Le cose che fanno male non si capiscono subito". La storia è una di quelle che fanno male mentre ti curano. Quando ho iniziato a leggerlo, ho pensato di salire uno dei tornanti verso Nisida. Ma una volta in cima, la vista a 360° della lingua di Valeria Parrella mi ha tolto il fiato. 
#PremioStrega 🧙‍♀️
#1tonoSoTTOsOpra
@EinaudiEditore

Toni sotto: nada
- Toni sopra: * * * * *



3. Da tenere a mente: a) "C'è un punto della testa in cui i pensieri più atroci, quelli che vengono normalmente ammessi, non solo entrano, ma si sistemano in fila indiana"; b) "Non guardare chi viveva una condizione diversa dalla tua era l'allenamento della borghesia"; c) "Una tazza da sola sul tavolo della mattina non è un motivo sufficiente per svegliarsi. Napoli sì"; d) "E' un principio pedagogico non teorizzato quello di addolcire la realtà, raccontarla meno brutta"; e) "Il pregiudizio è molto antecedente alla realtà. Non c'è più tempo per avere occhi puri, che si facciano un'idea loro: accettare di cambiare opinione significa scomparire. Il massimo che possiamo fare, di queste camere stagne in cui viviamo, è socchiuderne un poco le porte, tenerle accostate per sentire l'altro. E confermarci che è diverso"; f) "La comprensione nasce piano nel profondo, si ridisegna, cambia e approda. L'intuizione ci prende come una freccia al bersaglio, e dopo: devi solo sperare che sia così per tutti, oppure di dimenticartene per sempre"; g) "Voi che giudicate siete disposti a credere ai colpi di fulmine, ma altre forme di amore improvviso vi mettono in sospetto. [...] Invece no, [...] il cuore è opalino e gli esami di coscienza sono per gli infelici";  h) "Non è vero che siamo tutti essere umani uguali perché l'uguaglianza non è una condizione interna dell'individuo, ma si costruisce tra le parti, quando si guardano da lato all'altro di un tavolo"; 

giovedì 16 aprile 2020

Giovanissimi: troppo giovani

1. "Giovanissimi", di Alessio Forgione, NN Editore, 2020, euro 16,00. 
Per maggiori info, clicca qui.

2. Lo leggi e mentre lo leggi capisci che soffri e ti senti quasi a pezzi e ti sembra di essere un piatto in mano al papà di Marocco, senti che fra poco tocca a te, poteva capitare a te, e vorresti secchi e secchi di attaccatutto per rimediare :

"Aprì le ante dei mobili della cucina e prese i piatti e li scagliò per terra ed io lo guardavo e li vedevo rompersi e vedevo le schegge volare via e disperdersi ovunque. Nel frattempo, urlava ancora, con una vice sempre più forte e dolorosa e debole, ferita, ma sempre senza parole e continuò e quando ebbe finito, quando non rimase nemmeno un piatto, di piegò sulle ginocchia e aveva il fiatone ".

#PremioStrega 🧙‍♀️

@nneditore



Toni sotto: ci penso ancora un po'
- Toni sopra: ***** (tutto il resto)



3. Segna giù: a) "Mia mamma, per alcuni, era una poco di buono; lo sapevo. E loro lo pensavano ed io facevo finta di non pensarlo. [...] Mia mamma, per me, era uno schiaffo in faccia, una ferita aperta. O un fischio nell'orecchio, che saliva e scendeva e disturbava e copriva tutto"; b) "Già. Ci vengo ogni tanto per riflettere su quanto è piccolo l'uomo, quanto grande è l'universo e quanto è immenso l'affitto da pagare se non si hanno i soldi" (cit. da Dylan Dog); c) "magari, nel vedermi, (mia madre) nel pensarmi, le sarebbe tornata la voglia di stare con me, come per quei pensieri che dimentichi di avere, ma che poi te ne ricordi e non puoi più ignorarli"; 

mercoledì 15 aprile 2020

La Febbre di Jonathan bazzi non scende

1. "Febbre", di Jonathan Bazzi, Fandango Libri, 2019, euro 18,50.
Per maggiori info, clicca qui.




2. Lo leggi così com'è stato scritto:
"A ruota libera e non me ne accorgo:mentre racconto i fatti lontani e vicini (...) qualcosa si scalda, risorge. È così ogni volta che parlo agli altri delle cose che ho vissuto da solo. (...) quest'incontro può avere senso solo se metto ogni cosa sul tavolo"
E anche il lettore si fa un esame di coscienza.
La sfida più grande nel caso di questo autore credo che sarà la seconda opera.



Toni sotto: * (la copertina non mi piace)
- Toni sopra: ***** (tutto il resto)



3. Parte di quanto ho già annotato sul diario: a) "I nostri avatar per somma o sottrazione ci determinano. I nomi mancati di un figlio, la sua storia già iniziata prima di venire al mondo. Le aspettative, i sogni degli altri, la prima missione che ci hanno affidato."; b) "Ho come archetipo relazionale una coppia di nemici: mamma e papà se ne sono andati, di amore tra di loro non ce n'era abbastanza, ma prima che finisse del tutto quel poco di bene che c'era s'è riprodotto. Ha creato me. Io sono il precipitato imprevisto di una storia durata niente. Quello che c'era tra di loro non è scomparso. S'è solo spostato"; c) "La contrapposizione bene contro male è ingenua: ogni cosa che attraversiamo in realtà ha gradi, disegna un paesaggio. La definizione di vette e affossamenti è relativa"; d) "La felicità è un affronto, richiede un bilanciamento"; e) "Si può far finta di niente. Si può essere costretti a dimenticare, per anni. Metterci una pietra sopra, recidere a colpi di volontà un legame che i fatti hanno smentito. Ma le matrici primitive sanno come tornare a fari sentire. L'appartenenza che abbiamo negato è riaffermata dai corpi. Passiamo la vita a pattinare su una lastra di convinzioni accumulate, su uno striminzito strato di idee separate e neutre, controllate, a loro modo tranquillizzanti"; f) "La mente è più pericolosa di tutto ciò che la circonda [...] se è la mente stessa a diventare ostile, dove te ne vai? Cosa affronti, dove ti sposti? Energie in eccesso: liberarle, condividerle, mandarle nel mondo. Altrimenti ti si ritorcono contro"