mercoledì 25 gennaio 2017

Gli insetti del giovane Milazzo

1. "Uomini e insetti”, di Alberto Milazzo, Mondadori, 2015, euro 19,00.
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2. Si tratta dell’opera prima (la prima edita, s’intende) di un giovane talentuoso di origini siciliane, la cui foto è stata messa in mostra dall'editore sull'aletta posteriore della copertina - e a ragion veduta, aggiungo io - dato che il bell'aspetto non guasta mai.
Quando ho iniziato a leggere questo romanzo i dialoghi non mi convincevano più di tanto, tuttavia NON sono riuscito a staccarmi dall'opera prima di essere giunto all'ultima pagina. L’ho divorato. Immaginarsi che leggendo più tardi “Una vita come tante” ho pensato: “Ci sono degli echi di Milazzo”… Pur essendo la lingua così diversa, come la tecnica narrativa.
La trama è originale, la narrazione extradiegetica (chi narra è esterno alla narrazione) e lineare insieme alla figura del protagonista statico (a volte sembra mancare un antagonista, ma a guardare bene ce n'è più d'uno), come dicevo tutto ciò incuriosisce, e tutto sottende un lavoro di ricerca non indifferente da parte dell'autore, che spazia dall'entomologia alla farmacologia, dall'anatomia alla storia dell’arte. Il linguaggio è del tipo che mi manda in brodo di giuggiole. Anche i colpi di scena non mancano (forse uno di troppo?) e non potete perderveli!
L’autore al momento lavora alla sua seconda opera che, sono certo, sarà più forte di questa che invito a leggere e a commentare insieme.

- Il mio consiglio : se siete impressionabili, da leggere in periodi euforici.  


- Toni sotto: **
- Toni sopra: *****
- Un paio di citazioni da trascrivere sul vostro diario: a) "Il primo marito [...] semplicemente non sopportava l'umore malinconico di lei. Sebbene l'avesse affascinato da principio, la convivenza con una donna sempre al limite delle lacrime si era rivelata un'esperienza letteraria che perdeva qualunque fascino, alla prova della quotidianità un libro era stato chiuso e un altro aperto, e con la destrezza di un bibliotecario [il primo marito] aveva rimesso sullo scaffale [...] le sue storie lacrimevoli per iniziare a leggerne un altro" ; b) "Credi che amare sia un gioco" "Lo è. Un gioco di travestimenti. IL più delle volte è solo desiderio. E' il desiderio che ci rende sopportabile un altro corpo accanto al nostro. Appena il desiderio svanisce, dell'altro sappiamo annotare solo il puzzo, ascelle, piedi"

3. Alberto Milazzo si è dimostrato molto gentile e disponibile, oltre che autoironico nell'ascoltare e discutere le impressioni di un lettore qualunque. La curiosità di scoprire cosa mi regalerà ancora la sua penna, anche in questo caso, è enorme.



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