mercoledì 15 aprile 2020

La Febbre di Jonathan bazzi non scende

1. "Febbre", di Jonathan Bazzi, Fandango Libri, 2019, euro 18,50.
Per maggiori info, clicca qui.




2. Lo leggi così com'è stato scritto:
"A ruota libera e non me ne accorgo:mentre racconto i fatti lontani e vicini (...) qualcosa si scalda, risorge. È così ogni volta che parlo agli altri delle cose che ho vissuto da solo. (...) quest'incontro può avere senso solo se metto ogni cosa sul tavolo"
E anche il lettore si fa un esame di coscienza.
La sfida più grande nel caso di questo autore credo che sarà la seconda opera.



Toni sotto: * (la copertina non mi piace)
- Toni sopra: ***** (tutto il resto)



3. Parte di quanto ho già annotato sul diario: a) "I nostri avatar per somma o sottrazione ci determinano. I nomi mancati di un figlio, la sua storia già iniziata prima di venire al mondo. Le aspettative, i sogni degli altri, la prima missione che ci hanno affidato."; b) "Ho come archetipo relazionale una coppia di nemici: mamma e papà se ne sono andati, di amore tra di loro non ce n'era abbastanza, ma prima che finisse del tutto quel poco di bene che c'era s'è riprodotto. Ha creato me. Io sono il precipitato imprevisto di una storia durata niente. Quello che c'era tra di loro non è scomparso. S'è solo spostato"; c) "La contrapposizione bene contro male è ingenua: ogni cosa che attraversiamo in realtà ha gradi, disegna un paesaggio. La definizione di vette e affossamenti è relativa"; d) "La felicità è un affronto, richiede un bilanciamento"; e) "Si può far finta di niente. Si può essere costretti a dimenticare, per anni. Metterci una pietra sopra, recidere a colpi di volontà un legame che i fatti hanno smentito. Ma le matrici primitive sanno come tornare a fari sentire. L'appartenenza che abbiamo negato è riaffermata dai corpi. Passiamo la vita a pattinare su una lastra di convinzioni accumulate, su uno striminzito strato di idee separate e neutre, controllate, a loro modo tranquillizzanti"; f) "La mente è più pericolosa di tutto ciò che la circonda [...] se è la mente stessa a diventare ostile, dove te ne vai? Cosa affronti, dove ti sposti? Energie in eccesso: liberarle, condividerle, mandarle nel mondo. Altrimenti ti si ritorcono contro"

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