martedì 7 febbraio 2017

La vita perfetta secondo Morten Brask.

1. "La vita perfetta di William Sidis", di Morten Brask, traduzione di Ingrid Basso, Iperborea, 2014, euro 17,50.
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2.Il commento a questo romanzo per me in parte è solo un pretesto, perché in Italia si è già scritto tanto in proposito e interviste all’autore danese se ne trovano molte sul web. La speranza, quindi, è quella di dare ancora più rilievo a entrambi (opera e autore, intendo) affinché la casa editrice Iperborea decida di portarci la traduzione di altre sue opere [per esempio "The Victims (Ofrene)", oppure "A Girl and a Boy"]. La trama come al solito la potrete leggere cliccando sul link sopra che vi rimanderà alla pagina web della casa editrice. Ricordo che questo romanzo è stato edito nel 2011, ma in Italia è giunto solo nel 2014…
Da parte mia non posso che riconfermarvi la genialità non solo del protagonista, ma anche di Mr Brask che ne ha romanzato la vita. A chi ancora non lo avesse letto lo raccomando vivamente. Capitoli brevi, struttura narrativa lineare, linguaggio semplice, tuttavia radicato in una complessità che è la stessa che ci rivela a volte la vita, il mondo circostante, ancor di più – viene da credere - quando si tratta della vita di un genio.
Vi chiedo scusa per il mio inglese "non Perfetto", ma tant'è... Spero possiate godervi comunque la video-intervista - I apologize for my "non-Perfekt" English, but I hope you enjoy the video-interview anyway.



Il mio consiglio: se avete dei figli sono sicuro che questo romanzo vi porterà a interrogarvi ancora e ancora sulle funzioni della genitorialità. Convincetevi del fatto che The Love makes a family.  
Toni sotto:
Toni sopra: *****
Una citazione da trascrivere sul vostro diario: a) "Perché non riesce a sentire ciò che sentono gli altri? Perché non è trascinato dalle grida e dalla gioia come tutti gli altri? Cosa penserebbe Martha se si accorgesse che non riesce a provare quell'entusiasmo?"; b) "Il dodo era un uccello che viveva nell’isola di Mauritius fino alla fine del 1600. Era alto poco meno di un metro ed era noto per essere particolarmente impavido e aggressivo. Quando si trovava di fronte a uomini armati di mazze, non si nascondeva né cercava di fuggire, ma andava dritto all’attacco. Il risultato è che si è estinto".


3. Morten Brask si è dimostrato da subito disponibile ad un colloquio e, lo sentirete da voi nell’intervista, è molto simpatico. A proposito, chiedo scusa se il video non ha sottotitoli, appena potrò trascriverò una traduzione dell’intervista. 

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